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Le case della piazza e la chiesa appartengono alla fase più recente (sette-ottocentesca) del vecchio abitato, prima del definitivo trasferimento nel centro nuovo. Ma di un "casale Russino", rifugio di pastori e contadini, si ha già notizia dall'XI secolo.
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Portali, archi, muri in pietra viva, pareti intonacate con malta e sabbia, finestre e balconcini in ferro battuto sono gli elementi essenziali dell'architettura roscignola. Le case povere, i palazzotti e le cappelle signorili, appena riconoscibili dalle rare cornici decorate, la chiesa settecentesca dalla facciata sobria e la struttura urbanistica medioevale fanno del paese un esempio unico di museo a cielo aperto.
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Sul Monte Pruno, a 2 km da Roscigno, sono venute alla luce abitazioni e sepolture con ricchi corredi risalenti ad un arco cronologico tra il VII e il III sec. a.C.: gioielli di ambra intagliata, armi, vasellame in argento, bronzo e in ceramica, utensili, appartenenti, tra l'altro, ad una tomba "principesca". Complesse strutture e una poderosa cinta fortificata testimoniano l'esistenza di un antico e vasto insediamento stabile.
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