La raccolta
Nei locali restaurati dell’ex casa canonica e del vecchio municipio c’è oggi il museo di civiltà contadina che raccoglie le testimonianze della vita e del lavoro della gente di Roscigno: circa cinquecento pezzi ordinati secondo i temi dei cicli lavorativi specifici della zona e organizzati in moderni criteri espositivi.
La raccolta è attualmente divisa in sei sale, ciascuna dedicata ad uno o più aspetti della cultura popolare locale: il ciclo della vite e del vino, il ciclo dell’olivo e dell’olio, l’allevamento e la produzione del formaggio, la lavorazione dei campi, il ciclo del grano, l’aratura, la mietitura e la trebbiatura, il trasporto, la lavorazione della lana, la produzione del pane, la casa.
I vari processi produttivi vengono mostrati ai visitatori nelle successioni delle stanze, con l’integrazione di immagini fotografiche, didascalie, grafici, mappe e documenti storici.
Il museo conserva una buona collezione di fotografie storiche, un piccolo archivio storico, fotografico e video-fotografico moderno per i documenti sonori e per la memoria delle attività lavorative e gli ambiti di vita quotidiana tradizionali in via di sparizione.
L’esposizione non ricostruisce con ingenuo realismo ambienti e scenette di vita, ma cerca di mostrare la storia e la funzione degli oggetti, e anche le varie trasformazioni: l’ordine dei pezzi ripercorre le fasi del processo lavorativo, che si tenta di simulare attraverso la successione spaziale all’interno delle sale. I calendari agrari, le fotografie storiche e moderne, le didascalie dialettali, le interviste ai contadini, i video, i documenti d’archivio, le ricostruzioni grafiche delle tecniche mostrano anche la sincronia delle lavorazioni e offrono una pluralità di livelli di lettura.
Un esempio di ecomuseo
La ricerca non è finita e la collezione è in continua crescita perché il terreno d’indagine è particolarmente ricco.
In questo luogo eccezionale, infatti, rimasto in bilico tra due o tre secoli, gli oggetti, artistici e non, hanno ancora lo stesso aspetto, solo un po’ invecchiato, di quando il borgo è stato abbandonato: il trasferimento ha evitato al paese le storture della modernizzazione, ma non ha impedito che la gente lo frequentasse comunque, magari come luogo d’incontro. Qualcuno ha trasformato la sua vecchia casa, le sue stanze da letto in deposito per attrezzi da lavoro, altri in stalla, oppure in cantina per conservare i prodotti alimentari. Le cose qui sono antiche e nuove allo stesso tempo, tradizionali e moderne. L’intera Roscigno Vecchia è un museo “a cielo aperto”.
Un campo di studio privilegiato per gli sviluppi di continuità storica nell’uso di un territorio. E il territorio è il soggetto interlocutore privilegiato, a cui il museo è legato da un rapporto di comunicazione in vivo, forse unico al mondo, perché rappresenta la storia della sua popolazione e del suo bagaglio patrimoniale e insieme il suo presente.
Orari di apertura
Il museo è aperto tutti i giorni dalle ore 9:00 alle ore 13:00
il Sabato e la Domenica anche dalle ore 15:00 alle ore 17:00
Per visite e informazioni potete telefare allo 0828 963 377
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